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Arte e Intelligenza Artificiale

Un’opera d’arte creata grazie all’intelligenza artificiale è una vera opera d’arte? Quella che sembra una nuova domanda è in realtà vecchia come la storia dell’uomo. Arte e Intelligenza Artificiale è solo la nuova nuance di un dibattito infinito.

La storia parla di casi eclatanti che oggi non riusciamo nemmeno a comprendere appieno. Iniziamo da Tiziano, uno dei più importanti pittori della storia italica. Ebbene, nel 16° secolo, i pittori facevamo bozzetti e schizzi prima di tracciare il disegno con carboncino e matita sulla tela definitiva. Infine, passavano al colore.
Tiziano invece usa diverse mescolanze di colore per dare forma e forza alle sue opere. Un dipingere per addizione, uno strato su strato, in tempo e modi diversi.

Tiziano Vecellio - Doge Antonio Grimani inginocchiato davanti alla fede - Palazzo ducale
Tiziano Vecellio – Doge Antonio Grimani inginocchiato davanti alla fede – Palazzo ducale

Capolavori immortale che all’epoca furono visti in modo diverso:

  • Non è un vero pittore
  • Si vede che non ha fatto bottega
  • Questa è opera di dilettante
  • Perché non lavora sulla creta, a quel modo

Sapete a chi è successa la stessa identica cosa 300 anni dopo? Vincent van Gogh.

Nel 19° secolo ecco un altro artista che non rispetta i canoni e usa meschini trucchi. Siamo a Venezia e parliamo del Canaletto, reo di utilizzare una camera oscura per disegnare con la matita i profili prospettici dei palazzi della città.

Opera del Canaletto: da ammirare la perfezione della prospettiva di Piazza San Marco
Opera del Canaletto: da ammirare la perfezione della prospettiva di Piazza San Marco

Canaletto usa un arnese per fare quello che un vero artista farebbe a mano. Non contento, non torna ogni giorno nel suo punto di osservazione per riprendere il lavoro, ma lo finisce in bottega. Inaudito!

Il funzionamento di una camera oscura
Il funzionamento di una camera oscura

Andiamo avanti. Una fotografia è arte perché scattata da un fotografo che conosce ogni singola impostazione della sua attrezzatura, ogni legge dell’ottica, ogni composizione artistica dei grandi del passato? Oppure è arte per l’idea, per la fortuna di trovarsi nel posto giusto al momento giusto, per la luce particolare, nonostante l’uso di uno smartphone di fascia bassa?

Non è abbastanza? Sapete che l’artista Maurizio Cattelan idea e progetta le sue opere, ma non è lui a realizzarle? Paga uno scultore per realizzare quello che lui visualizza nella sua mente. Quindi a chi appartiene l’opera? Questione finita in tribunale.

L'opera HIM di Maurizio Cattelan portata in tribunale dallo scultore Daniel Druet
L’opera HIM di Maurizio Cattelan portata in tribunale dallo scultore Daniel Druet

Quindi un artista che utilizza un tool di AI come se fosse un pennello, una camera oscura, uno smartphone o un altro artista, sta creando arte o sta bluffando? Soprattutto cosa è davvero l’arte?

Una mia opera realizzata con Stable Diffussion
Una mia opera realizzata con Stable Diffusion.

Nel film “Il Postino”, un fantastico Massimo Troisi dice, parlando con il personaggio di Pablo Neruda, che “la poesia non è di chi scrive, è di chi gli serve“.
Forse l’arte è tutta qui: nelle emozioni che suscita in chi la ammira e poco importa tutto il resto.