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etica

Lo dice la scienza

Avete mai detto o sentito dire “Lo dice la scienza che…” per dare forza alle proprie opinioni?

Avere ragione in una discussione non è sempre una cosa giusta. L’obiettivo di una discussione è mettere al centro il tema, conoscere i punti di vista altrui, mettere in discussione i nostri e uscirne arricchiti.

Persone che discutono attorno a un tavolo
Immagina generata dall’AI di Nightcafe

Parlare con un altro interlocutore è una esperienza positiva se siamo disposti ad ascoltare più che evangelizzare. L’obiettivo del confronto non è fare cambiare idea all’altro, ma esporre il perché della nostra posizione. Ognuno fare le scelte che vorrà con le nuove informazioni ottenute.

Potremmo essere di fronte a un paio di bias cognitivi quando sentiamo parole come:

  • Lo dice la scienza che…
  • X ha scritto che…
  • Y ha dichiarato che…
  • I numeri dicono che…

Il nostro interlocutore potrebbe essere nel giusto oppure potrebbe riportare, tra le centinaia di informazioni che ha letto, soltanto quelle che ha compreso o, per via dei bias (di conferma, di informazione selettiva, etc.), soltanto quelle che rafforzano la sua opinione.

Il nostro cervello è una macchina alla fin fine. Ha un suo modo di lavorare e di reagire. Come tutte le macchine può essere hackerata. Provate a pensare a cosa accadrebbe se le informazioni che state analizzando siano state create per dare forza ai vostri bias e non per analizzare la situazione in modo oggettivo. Fantascienza?

Ne parla Darrell Huff, nel suo libro How to Lie with Statistics del 1954! Un libro interessantissimo su come, usando in modo selettivo i dati, sia possibile mentire e influenzare le decisioni, con la statistica.

copertina del libro "How to lie with statistics"
How to lie with statistics

Quindi, lo dice la scienza è una frase che può nascondere dei pericoli. Impariamo ad ascoltare gli esperti, a mettere a confronto diverse fonti e opinioni (anche quelle che non condividiamo), a mettere in dubbio le nostre nozioni attuali (perché la scienza si evolve) e a non cadere nell’effetto Dunning-Kruger.