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Etica e sterilizzazione del gatto

Il padrone di animali domestici, come cani e gatti, deve prendere delle scelte non semplici come la sterilizzazione e convivere con le sue conseguenze. Parliamo di etica e sterilizzazione del gatto.

Gatto siberiano maschio, Mochi, che dorme
Mochi

La parola padrone parte sicuramente con un’accezione negativa per via di tutto quello che ha comportato nella storia, e nel presente. Sono il padrone, legalmente, di un gatto siberiano chiamato Mochi. Poi, che un umano possa essere il padrone di un gatto è questione filosofica più ampia.

Essere il responsabile legale di un gatto comporta provvedere al suo benessere fisico e psichico. In un mondo che si divide tra pro e contro vaccini, scegliere di fare tutte le vaccinazioni non obbligatorie al proprio gatto è questione di scelte e di dialogo con il suo medico (che scelgo io, come il pediatra per il figlio).

Alla fine, non avrei mai pensato che arrivata la sua adolescenza passassi una settimana a pensare alla sterilizzazione del gatto da un punto di vista etico.
Decidere di porre fine alla vita sessuale, alla capacità di procreare, al ruolo naturale di un altro essere vivente è una decisione pesante.

Coccole tra due gatti siberiani
Coccole di Mochi a Sakura

L’utilitarista direbbe che per la pace di tutti, e della piccola gatta (Sakura) soprattutto, la sua pace dei sensi chirurgica sarebbe un guadagno per tutti. Mochi stesso non avrebbe più gli scatti dettati dal calore maschile. Per me, la sua procreazione sarebbe un danno economico visto che romperei il contratto di animale da compagnia che ho sottoscritto al suo acquisto.

Forse sto umanizzando Mochi, ma le conseguenze della sterilizzazione e la mia etica mi impongono di farlo. Sono io che devo convivere con le mie scelte, lui le subirà e basta.

Mochi non ha diritti riconosciuti in quanto tali se non gli obblighi del suo padrone. Nonostante ciò, non credo che, di sua volontà, voglia fare parte delle voci bianche del coro di gatto Silvestro.
Non ha la libertà di scegliere le sue azioni istintive né comprendere appieno il muro che separa gli spazi vitali di ogni essere vivente.

Mochi, alla fine, è stato sterilizzato seguendo il consiglio della sua veterinaria, ma temo che ho demandato la scelta più per pulirmi la coscienza che per la consapevolezza che fosse la cosa migliore per lui.

Mochi e Sakura che dormono insieme
Mochi e Sakura nella loro attività preferita

Quando sarà il momento di Sakura, la problematica sarà minore. Non perché sarebbe la seconda, come un problema etico già smarcato e su cui non tornare a interrogarsi, e non perché discriminata in quanto femmina, ma perché il rischio di avere malattie all’utero è tanto maggiore senza procreare, come confermato dalla veterinaria.
Oppure è solo la mia paura di avere una gatta che richiama tutto il circondario felino con annessi miagolii strazianti del Romeo di turno?

Avete mai pensato alla sterilizzazione di un gatto da un punto di vista etico?